Cucci: "Mandate Doveri in vacanza! Che Messina scegliesse il miglior arbitro per la sfida scudetto"

08.02.2016
12:40
Redazione

C'è un arbitro, Daniele Doveri di Roma, che dovrebbe prendersi una vacanza. Sta al designatore, Messina, consigliargliela. O imporgliela. Quello che ha combinato a Napoli di avvelenare un campionato che, escluse le ripetute e a volte gratuite proteste di Mancini, avanza verso la conclusione senza produrre scandali o contestazioni feroci. Anzi: son di pochi giorni fa gli elogi spesi per Irrati e la sua intelligente direzione di Lazio-Napoli in particolare per la sospensione decretata in favore di Koulibaly insultato dai fessi dell'Olimpico. Direte: già che ci sei, proponi un riposino anche per Massa di Imperia che ha ignorato un chiaro rigore a favore della Roma. Ok. Ci sto. Anche se la prestazione di Doveri è stata pessima e “mirata”, come se avesse un fatto personale con Callejon, cui ha negato un rigore e un gol valido, aggiungendo poi l’espulsione del giocatore del Carpi, Bianco, scambiandolo con Zaccardo quasi a voler riparare gli errori precedenti. Ci avrebbe comunque pensato, è ovvio, ma adesso il designatore deve scegliere per la partitissima Juve-Napoli il miglior arbitro in assoluto. E lo sa lui, chi è. Un errore nella cosiddetta Sfida Scudetto (personalmente non la vedo così decisiva) danneggerebbe gravemente un bel torneo che merita di essere onorato nel nome di Higuaìn e Insigne da una parte, Dybala e Morata dall’altro. Fermo restando il valore di tutti gli altri contendenti. Chi non avesse mai visto prima all’opera Napoli e Juventus, vedendole strenuamente impegnate da Carpi e Frosinone avrebbe potuto trarre conclusioni negative sulle aspiranti allo scudetto; ma noi - che non siamo Lotito - siamo felici di rivelargli che il campionato italiano è bellissimo proprio perché ogni squadra ha una dignità tecnica e tattica che non è rivelata dalla classifica ma dall’impegno professionale di tutti i contendenti. Basta rivedere la partita del Verona che ha sfiorato l’impresa di battere l’Inter, non riuscendovi più per ingenuità che per gravi errori. Ma basta anche ripensare le imprese dell’Udinese a San Siro, del Chievo a Torino e del Palermo a Sassuolo per convincersi che qui non siamo in Spagna, dove esistono solo Real e Barça, mentre prendiamo atto della bellezza della Premier dove ormai comanda la scuola italìana, come sta dimostrando il Leicester di Ranieri, perfetta sintesi di valori difensivi e potenza offensiva. A proposito, partecipo al dibattito settimanale per dire che per vincere ci vuole un’ottima difesa al servizio degli attaccanti. Primo non prender gol, poi farne. Koulibaly e il Pipita, Reina e Insigne giocano insieme. Come Buffon, Bonucci, Chiellini e Dybala.

Fonte : di Italo Cucci per Il Roma
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