
Gestione De Laurentiis-Napoli, Repubblica evidenzia i limiti: dal player trading alle strutture, un modello entrato in crisi
Napoli gestione De Laurentiis, l'edizione odierna di Repubblica ha analizzato tutte le criticità mai risolte in questi anni dal presidente del club partenopeo
Notizie Napoli calcio. Nel corso degli anni la politica economica del Napoli è cambiata più volte: dal player trading per autofinanziarsi, fino allo sforzo in epoca Ancelotti di aumentare il monte ingaggi ben oltre i 100 milioni. Adesso il presidente De Laurentiis, dopo la crisi dovuta al Covid, ha deciso di cambiare nuovamente la propria strategia.

Gestione Napoli-De Laurentiis, i limiti
Ad analizzare questi 18 anni di gestione De Laurentiis nel Napoli ci ha pensato Repubblica, che ha messo a nudo le capacità del club azzurro mai risolte in questi anni:
C’era una volta il “ player trading”, metodo di autofinanziamento basato sulla compravendita dei giocatori, con cui Aurelio De Laurentis aveva fatto abilmente la sua fortuna nel calcio (...). Le operazioni simbolo del modus operandi del Napoli, additato come esempio virtuoso dal punto di vista economico per la invidiabile solidità dei suoi bilanci, salvaguardati anche a costo di mettere un limite alle ambizioni sportive. Per questo non è mai arrivato lo scudetto.
Il presidente si era fatto scivolare addosso tutte le critiche per non aver investito a lunga scadenza nel nuovo stadio, nel settore giovanile o per rinforzare l’organigramma della sua società, che a 18 anni dalla rinascita dopo il fallimento continua a non avere una sede in città e nemmeno un centro sportivo di proprietà. Non serviva in tempi di vacche grasse generare altre forme di sostentamento per il Napoli e senza l’imprevisto terremoto causato dal Covid il tranquillo tran tran azzurro sarebbe dunque andato avanti per molte altre stagioni: grazie alla continuità a alti livelli e con la cessione eccellente di qualche giocatore.