Doveri: "Arbitriamo all'inglese ma calciatori siano leali"

13.08.2022
05:00
Redazione

Doveri ha parlato al Corriere dello Sport

"Discernere di più il fallo dal contatto di gioco. E fischiare solo il primo. Per numero di falli siamo allineati alla Champions e ci avviciniamo alla Premier. L’indicazione è quella di non sanzionare tutti i contatti di gioco, ma l’obiettivo di uniformarci al calcio inglese deve essere condiviso da tutte le componenti". È questa la strada che gli arbitri italiani seguiranno nella prossima stagione e illustrata da Daniele Doveri in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport.

Il fischietto romano chiede però la collaborazione dei giocatori: "Se lascio giocare un contrasto duro, e mi ripeto in quello successivo, e poi la terza volta si spaccano una gamba, vuol dire che non sono sintonizzato con la partita. Se invece lascio andare qualche contatto vigoroso e percepisco che i calciatori accettano di confrontarsi fisicamente, ma in maniera leale, allora posso proseguire su quella strada. Il fatto è che nessuno ti dice che non spezzerà la gamba all’avversario, devi intuirlo da come gli atleti interpretano la gara, e anche da come si rialzano dopo essere caduti per terra. C’è un codice culturale che fa una strana microfisica del potere. È quella che decide quanto è possibile abbassare l’asticella del controllo. L’arbitro deve saperla leggere, ma non la impone solo lui. Se la tensione cresce, i colpi si fanno più duri, le proteste s’infiammano, tu devi smorzare i toni, perché il compito dell’arbitro è anche quello di proteggere l’incolumità dei calciatori".

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