Genoa, Preziosi: "Ho la sensazione che qualcuno percepisca i presidenti delle società di calcio come ricchi scemi, senza dialogo col Governo dovremmo fermarci"

29.07.2021
19:00
Redazione

Preziosi critico con il Governo

Serie A - Il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera.

Presidente, secondo il decreto governativo l’accesso agli stadi è garantito per il 50 per cento della capienza. Perché la norma non vi soddisfa?

«La nuova regola impone il distanziamento di un metro. In pratica in quasi tutti gli stadi saremmo costretti a occupare un seggiolino ogni quattro, aprendo di fatto gli impianti per il 25 per cento della capienza»

L’occupazione dei posti a scacchiera può essere una soluzione?

«Il 50 per cento della capienza sarebbe garantito. Perché nei bar e ristoranti al chiuso si può entrare con il green pass senza limitazioni e in uno stadio, all’aperto, no? Qualche volta mi viene un brutto sospetto»

Addirittura…

«Ho la sensazione che qualcuno percepisca i presidenti delle società di calcio come ricchi scemi. Il luogo comune è “si lamentano ma poi siglano contratti milionari”. Ma a chi nutre questa convinzione vorrei spiegare che per ogni accordo siglato, l’esatto corrispettivo dell’ingaggio di un giocatore viene versato in forma di contributi nelle casse dello Stato. Le società di calcio sono aziende e come tali dovrebbero essere trattate»

Lunedì vi ritroverete in assemblea di Lega. La partenza del campionato è a rischio?

«Se prosegue la mancanza di dialogo con il Governo, dovremo pensare a una soluzione. In tal caso dovremmo fermarci a pensare a cosa fare. Sono fiducioso arriveremo con l’Esecutivo a un punto di intesa»

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