Il Roma - Younes sfida De Laurentiis! Il patron chiede il silenzio, il tedesco ora è assistito dal padre: si rischia il danno d'immagine
Younes-Napoli, un giallo destinato a durare almeno fino alla prossima estate. È ormai chiaro che si va verso la rottura. L’attaccante esterno
Younes-Napoli, un giallo destinato a durare almeno fino alla prossima estate. È ormai chiaro che si va verso la rottura. L’attaccante esterno sinistro, come confermato da De Laurentiis, ha firmato un contratto per essere un giocatore del Napoli dal 1 luglio, ma proprio il tedesco sta mettendo tutto in discussione. Dalle “voci” di stampa alle sue parole dirette. «Ho detto alla squadra (L’Ajax, ndr) che il trasferimento non ha avuto luogo. Ci sono cose particolari che sono accadute, ma ora sono tornato. Quello che è successo non ha niente a che fare con l’Ajax». Queste le ultime parole, arrivate ieri.
DI CHI E' LA COLPA?
Non c’entra l’Ajax, non c’entra il Napoli. Allora di chi è la colpa? Sarebbe bello saperlo, anche perché è chiaro che a cambiare idea è stato il calciatore. Al di là del discorso di gennaio, saltato improvvisamente, pure quello per l’estate è finito in discussione, nonostante il contratto firmato di cui ha parlato De Laurentiis. «Non so se andrò a Napoli la prossima estate, quindi non posso dirlo ora», ha detto Younes al “De Telegraaf” l’altra sera. «Ora penso a vincere il campionato con l’Ajax. L’accordo (col Napoli, ndr) non è andato avanti per motivi personali, sono successo un po’ di cose, ma non voglio parlarne. Restare all’Ajax? Non posso escludere niente. Non firmare col Napoli e restare con l’Ajax altri cinque anni? Non posso escluderlo».
E la famosa storia del nonno? A quanto pare il problema familiare, ossia la malattia del congiunto, è vera, ma non è il motivo principale. L’argomento è stato utilizzato per giustificare la “fuga” da Napoli della scorsa settimana. Un pretesto, insomma. Ma se Younes non ne vuole sapere nemmeno per luglio è chiaro che sotto c’è dell’altro.
Dando per scontato che De Laurentiis ha detto tutte cose esatte, Younes dal 1 luglio è un giocatore del Napoli. Se davvero vuole tornare sui suoi passi, in questi mesi dovrà convincere De Laurentiis a fare altrettanto, altrimenti nella migliore delle ipotesi dovrà sperare di essere ceduto altrove. Il Napoli, oltre le parole del presidente, non ha preso altre posizioni. Il giocatore non è stato attaccato per la sua “fuga” di gennaio, ma il presidente ha parlato chiaramente. «Ha un contratto con noi».
PAPA' PROCURATORE
Sicuramente Aurelio sarà un osso duro per Younes, che avrà tutto il tempo per fare le sue valutazioni. Le voci di un contratto nullo, messe ancora in circolo dalla famiglia del calciatore, non trovano riscontri. Tra l'altro Younes ha - di fatto - la procura nelle mani del padre. Al suo posto, nei giorni scorsi, hanno parlato agenti che risultano essere soltanto degli intermediari per il trasferimento di gennaio, che essendo saltato, oggi non hanno più titolo per intervenire se non a titolo personale.
L’ipotesi di risoluzione è remota, perché dovrebbe essere d’accordo anche il Napoli. De Laurentiis non lo è per nulla, anzi: il Napoli è stato delicato nei confronti del giocatore per via della problematica familiare, che deve essere da tutti rispettata. Sotto agli occhi di tutti, però, anche la brutta figura che il club azzurro sta facendo, non per colpa sua.
DANNO DI IMMAGINE?
Insomma, a ben vedere Younes rischia anche di ledere l'immagine della società, e quindi deve anche stare attento a come parla. Per l'appunto anche la tesi di un contratto giudicato non valido è pericolosa: per il club azzurro, a quanto filtra, è stato tutto fatto con la massima regolarità. Quindi le cose dovrebbero andare così: a breve sulla vicenda dovrebbe calare il silenzio, e Younes dovrà attivarsi per trovare una proposta da portare a De Laurentiis, che senza mettersi a fare una inutile "battaglia" lascerà andare il calciatore. E per il Napoli si prospetta una bella plusvalenza, anche se il presidente avrebbe fatto volentieri a meno di questa strana storia.