Verso un lockdown leggero: il governo pronto a rivedere il sistema a colori

20.02.2021
10:45
Redazione

Italia verso un lockdown leggero? L'ipotesi del nuovo governo Draghi

L'edizione odierna de Il Mattino riporta le ultime notizie in merito alle possibilità di un lockdown leggero in Italia: 

"La prima, nei giorni scorsi, ha rilevato una diffusione del 17,8 per cento della versione britannica, da questa seconda ricerca, sviluppata in tutte le regioni, è attesa una percentuale almeno doppia, anche perché tra un mese sarà prevalente. La sudafricana (che mette in difficoltà il vaccino) per ora è più circoscritta a Bolzano, la brasiliana in Umbria. Questo scenario ha convinto il Ministero della Salute e le Regioni a organizzare un sistema di difesa molto più rigoroso. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, che punta moltissimo su una campagna di vaccinazione di massa che metta in sicurezza il Paese, al contempo concorda sulla necessità di essere prudenti in questa fase di passaggio. Cosa succederà? Si lavora su due binari: d'accordo con le Regioni, nei prossimi giorni decidere che tutta l'Italia è in fascia arancione, con misure ancora più incisive da fascia rossa nei fine settimana. La formula è quella già sperimentata nel periodo natalizio che, oggettivamente, ha mantenuto bassa la curva dei contagi che poteva schizzare nei giorni festivi più importanti dell'anno. Non è il lockdown generale proposto dal professor Walter Ricciardi, ma una formula più leggera che, comunque, avrebbe una durata al massimo di tre settimane. Secondo binario: rivisitazione del sistema di vigilanza, del monitoraggio del virus che passa dall'Rt e da altri 21 indicatori. Istituto superiore di Sanità e Ministero della Salute sono al lavoro per comprendere se siano necessari dei correttivi. Una ipotesi era quella di abbassare ulteriormente gli indici che fanno scattare il colore arancione (Rt a 1 più altri fattori) e il rosso (Rt a 1,25). Ma se dovesse passare la linea delle tre settimane in fascia arancione in automatico, questo correttivo del sistema che tenga conto della maggiore velocità della variante inglese sarebbe meno urgente. Su una cosa però, durante la conferenza stampa, ieri ha insistito molto il professor Rezza: dobbiamo dare la caccia alle varianti, isolarle ed evitare che si espandano in tutto il Paese. Non vale tanto per la inglese, che ormai è chiaro che diventerà quella dominante (per fortuna non aggira il vaccino e non è più letale, anche se correndo più velocemente può causare molte vittime), ma per quelle brasiliana e sudafricana che possono essere ancora circoscritte".

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