L'Abruzzo dà 6 mln al Napoli per i ritiri a Castel di Sangro: il caso all’Anac e in Procura, scoppia il putiferio politico!

16.11.2020
09:30
Redazione

Polemiche sull'accordo tra il Napoli e la regione Abruzzo per i ritiri a Castel di Sangro

Ultime calcio Napoli - L'edizione odierna del Repubblica si sofferma sull'accorod avvenuto tra il Napoli e la Regione Abruzzo. Dal quotidiano si legge:

Articolo 1 della Convenzione: «Nell’ambito delle attività finalizzate alla ripresa post Covid delle attività produttive e turistiche sul territorio di competenza, la Giunta Regionale dell’Abruzzo stanzia un milione e 220mila euro annui per gli esercizi 2021-2025 al Napoli Calcio». 

Non è un errore. E nemmeno uno scherzo. Nei giorni scorsi, in piena emergenza sanitaria, la giunta abruzzese guidata dal governatore Marco Marsilio (Fratelli d’Italia) ha approvato una variazione di bilancio per coprire finanziariamente quella Convenzione firmata con il presidente Aurelio De Laurentiis. Il Napoli calcio, in cambio, si impegna a passare anche i prossimi ritiri, dopo quello dell’estate 2020, nel complesso sportivo di Castel di Sangro. 

 La convenzione prevede che alla Regione spettino anche 80 biglietti gratuiti per le partite, shooting fotografici. E quattro palloni autografati.

Il collegio dei revisori aveva sollevato una serie di perplessità sulle modalità della spesa, poi superate. Il 5 novembre il Consiglio regionale ha approvato la spesa nell’ambito del pacchetto urgente Covid. Scatenando, però, un putiferio politico. 

I consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno inviato gli atti all’Anac e alla procura dell’Aquila.

La capogruppo grillina in Regione, Sara Marcozzi, pone due questioni. La prima è tecnica: il Napoli è stato scelto senza alcun bando, nonostante si tratti di un impegno di spesa superiore ai 40mila euro. E, a differenza di quanto avviene altrove, in Trentino soprattutto, dove i ritiri delle squadre di calcio vengono sovvenzionati per aiutare il turismo estivo, nel piano per la promozione territoriale dell’Abruzzo non si fa mai cenno al calcio. La seconda questione è tutta politica: «In piena emergenza Covid – ribadisce – con gli ospedali al collasso è incredibile che la Regione pensi al Napoli. Sottraendo quel denaro a chi ne aveva bisogno».

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