La strategia per battere la Juve: bisogna sorprendere in velocità i due esterni bianconeri!

21.12.2014
19:30
Redazione

Questione di numeri e di moduli. La Juventus mette su record su record, il cambio Conte Allegri non ha prodotto rivoluzioni di natura tattica, il nuovo allenatore ha sfruttato il lavoro del suo predecessore: ancora 3-5-2, meno corsa e più palleggio, pochi altri accorgimenti. Il dogmatico Benitez crede nel 4-2-3-1 che lo scorso anno, è bene ricordarlo, ha prodotto un terzo posto e una finale di coppa Italia, vinta brillantemente con la Fiorentina. Lo spagnolo non aveva alcuna ragione per cambiare e anche quest’anno, nonostante qualche risultato negativo, ha inteso proseguire sulla stessa linea. E sarà così anche a Doha, nella finalissima di Supercoppa. Cambieranno gli uomini ma non le posizioni sul rettangolo verde. I bianconeri, consapevoli di essere superiori sul piano qualitativo, proveranno a fare la partita sin dall’inizio, sfruttando la grande qualità dei centrocampisti. Il tecnico della “Signora, dovrebbe affidarsi alla mediana “standard”, composta da Pirlo, Vidal e Pogba. La superiorità numerica dei bianconeri, in mezzo al campo, dovrà essere limitata da Hamsik, pronto a fare da elastico partendo dalla trequarti. Lo slovacco sarà chiamato ad un doppio ruolo assai delicato: centrocampista aggiunto, per reggere l’urto degli avversari e attaccante aggiunto, per creare un quattro contro tre nella fase di possesso. Questa la chiave per mettere in difficoltà una squadra forte, sicuramente favorita sulla carta. Pochi punti deboli e tante chiavi di gioco per far male al Napoli: centralmente, con le sponde di Llorente e sulle corsie esterne, con Lichtsteiner sempre pronto a tuffarsi alle spalle del terzino avversario, per sfruttare le puntuali verticalizzazioni di Pirlo. Gli azzurri, con ogni probabilità, giocheranno di rimessa, per provare ad esaltare la rapidità di Mertens e gli affondi di Callejon, chiamato a giocarsela con Evra. Uno dei duelli che vede in leggero vantaggio i partenopei rispetto ai piemontesi. Qualche grattacapo anche in difesa, con Ogbonna costretto a giocare da centrale destro (nonostante sia un mancino naturale) a causa degli infortuni di Barzagli e Caceres. Da quella parte, con Lichtsteiner spesso più avanzato, potrebbe avere buon gioco Mertens. Opportunità, per cancellare il pronostico e per tornare in città con un trofeo che manca da ventiquattro anni.

Fonte : Il Roma
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