
Pecci: "Hamsik alla Pirlo? Si, nel ruolo ma con caratteristiche diverse: ha visione di gioco, ma attenzione a dire che allungherà la carriera"
Lui era un regista vero, uno di quelli che metteva il pallone dove voleva. Eraldo Pecci ha parlato di Hamsik e della scelta di Ancelotti di schierarlo regista ai
Lui era un regista vero, uno di quelli che metteva il pallone dove voleva. Eraldo Pecci ha parlato di Hamsik e della scelta di Ancelotti di schierarlo regista ai microfoni de Il Mattino: «Mi piace molto l’idea. Hamsik ha grande qualita', ultimamente non era piu' una mezzala che puntava all’affondo o a tirare in porta ma dialogava molto di piu' con i compagni. E poi ha anche la giusta esperienza per quel ruolo».
Ancelotti cambio' di ruolo Pirlo al Milan: vede delle similitudini?
«Come cambio di ruolo si. Anche Pirlo era una mezzala che venne spostato regista, proprio come Hamsik. Poi ognuno ha le sue caratteristiche: Pirlo e' Pirlo, Hamsik e' Hamsik, Suarez era Suarez».
Puo' funzionare?
«Questo sara' sempre il campo a dirlo ma i presupposti ci sono tutti. Hamsik ha visione di gioco. A me piacciono i centrocampisti che guardano avanti, verticalizzando, cosa che faceva anche Jorginho al di là delle trame in orizzontale».
Lo faceva gia' da mezzala, puo' essere un vantaggio?
«Lo e' sicuramente. Hamsik nel ruolo precedente non si limitava a scaricare la palla al compagno piu' vicino ma, quando poteva, tentava la giocata in verticale».
Un ruolo che gli puo' anche allungare la carriera?
«Se il riferimento e' al fatto che puo' correre di meno ci credo fino a un certo punto. Nel calcio moderno si gioca in venti metri e qualsiasi posizione occupi non sei portato a coprire ampi spazi anche perche' vai spesso in contrasto».