Repubblica - Sarri un autolesionista involontario che colleziona record e gaffe. I club detestano giornalisti scomodi, le grandi emittenti reggono il tendone del circo

13.03.2018
14:00
Redazione

L'edizione odierna di Repubblica si sofferma sull'andamento del Napoli di Sarri di questa stagione. Duecentotrentotto in 104 partite, velocità

L'edizione odierna di Repubblica si sofferma sull'andamento del Napoli di Sarri di questa stagione. Duecentotrentotto in 104 partite, velocità media 2,23 punti. Il tecnico toscano fa ricca la società: attivo di decine di milioni, moltiplica il valore dei suoi ragazzi e perdona anche troppo, come la cessione di Higuain, l’avarizia negli investimenti, l’impotenza sul mercato, acquisti promessi e svaniti, altri che scappano dopo aver letto le clausole.

Maurizio Sarri è ancora in corsa per lo scudetto. Sommate i punti: nessun allenatore ha fatto meglio e più di lui nella storia del Napoli. Nessuno fa peggio di lui quando di rado apre bocca. Che dire di Maurizio Sarri che dopo un campionato stratosferico, in rapporto ai costi della squadra, precipita nel fango del web per la risposta pacchiana alla corretta domanda di una giornalista? È la storia di un autolesionista involontario che colleziona record ma anche gaffe.

«scudetto compromesso?», domande nitide ma rare nelle interviste patinate. I club detestano i giornalisti scomodi, amano solo quelli delle tv a pagamento, perché le grandi emittenti reggono il tendone del circo, e i cronisti con microfono nuotano in acque basse come un pantano. In sala stampa qualcuno ha riso alla battuta, rivela la cronista offesa. Niente da ridere, se il calcio dà un triste appuntamento a Milano tra un capace allenatore, bravo e masochista, ed una giornalista che va solo presa ad esempio

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