Lapo Elkann
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Lapo Elkann, la droga e i Rehab a 5 stelle: "Volevo buttarmi giù da un grattacielo. Da 20 anni tra i narcotici anonimi"

31.10.2020
19:15
Redazione

Intervista a Lapo Elkann per il Corriere della Sera: la droga, il suicidio e i Rehab a 5 stelle:

Notizie - Lapo Elkann si è raccontato nel corso di una intervista rilasciata a Candida Morvillo per il Corriere della Sera, ha parlato dei narcotici anonimi e della sua Rehab.

Intervista a Lapo Elkann

"La mia prima volta con una sostanza? Non posso chiamare “sostanza” un essere umano, ma la prima volta è stata una prostituta. Dopo essere stato abusato, ero confuso, non sapevo se ero etero, mi chiedevo se ero io colpevole. Col se*so a pagamento, avevo il controllo, sapevo quello che stava succedendo. Ma questo ha incrementato il buco e ha portato a uno scalare di problematiche, perché il passo successivo sono gli spinelli e via via peggiorando. Il mio problema non è una “sostanza” in sé, ma il fatto che non so limitarmi. 

Posso lasciare la coca, ma diventare ossessivo-compulsivo o work alcoholic e lavorare 14 ore al giorno. L’intensità è una forma di sostanza, una dipendenza. Il demone è lì, non dorme, devi sempre domarlo.

Da vent’anni, faccio un’ora al giorno con i narcotici anonimi, ho completato “i 12 passi” quattro volte. La sobrietà è il mio orgoglio più grande, perché, senza, non ho niente, rischio di perdere le mie aziende, le persone che amo, me stesso.

Ho provato anche i Rehab a cinque stelle, ma se stai male non conta se sei ricco, povero, se hai l’Aids: sei uguale agli altri. Il mio gruppo di narcotici anonimi è in America: lo preferisco perché lì si parla di soluzioni, non di problemi.

Se ho mai pensato al suicidio? A New York, dove ho vissuto per un po’ dopo l’incidente di Torino. Abitavo al 33esimo piano: la tentazione di buttarmi era continua. Non ho avuto il coraggio e l’amore per la vita è stato più forte".

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