'Gonzalo non aver paura a sbagliare un calcio di rigore': la genesi dei rimpianti del Napoli, quando 11 metri ti cambiano la stagione

30.10.2014
19:40
Marco Lombardi

di Marco Lombardi - Twitter: @marcolombardi24

Dov’eravamo rimasti? Ah sì, ad Higuain che con una tripletta in mezz’ora stende il Verona e ritorna prepotentemente a far sentire la sua voce in zona gol, come a dire: “Ehi, guardate che ci sono anch’io!”. Nemmeno il tempo di festeggiare la roboante vittoria del San Paolo che subito si torna in campo, sfida cruciale contro l’Atalanta in palese difficoltà, tant’è che Colantuono schiera un 5-3-2 per limitare gli attacchi del Napoli. E nel primo tempo ci riesce, e pure bene. Il gol di Denis a inizio ripresa sembra il preludio alla solita partita maledetta  in quel di Bergamo (e per come sono andate le cose è un eufemismo…), ma a 5’ dalla fine con i nerazzurri in 10 a causa dell’espulsione di Cigarini, il Pipita dopo aver sonnecchiato per gran parte della gara si riprende la scena segnando un gol di pregevole fattura beffando Sportiello.

Sembra andare tutto per il verso giusto, assalto finale degli azzurri con Benitez che manda in campo Zapata per Ghoulam. Fallo sul colombiano, Damato fischia la massima punizione dagli 11 metri, Insigne e Higuain già esultano. Il Pipita va a calciare il rigore che avrebbe dato una svolta decisiva alla stagione del Napoli proiettandolo addirittura -5 dal secondo posto: parato! Sportiello intuisce l’angolo e fa infrangere sui suoi guantoni i sogni degli azzurri e di tutto il tifo partenopeo che da casa incrociava le dita.

Non è la prima volta che accade una cosa del genere in questa stagione. Numeri alla mano gli azzurri avrebbero 5 punti in più se Higuain non avesse sbagliato i due rigori non realizzati. Contro il Chievo infatti quando la gara era ancora sullo 0-0 il Pipita si fece ipnotizzare da Bardi dando il via alla sfortunatissima sconfitta interna contro i gialloblu, tra l’altro l’unica vittoria in campionato dei gialloblu fino ad ora. 5 punti persi tutti in 11 metri quindi, punti che per ora hanno cambiato la stagione azzurra. Citando De Gregori però, Gonzalo non aver paura a sbagliare un calcio di rigore, la gara di sabato contro la Roma è un’occasione troppo ghiotta per riportarsi in scia delle squadre di testa e cancellare definitivamente i rimpianti ottenuti. Servirà il miglior Higuain, soprattutto dal punto di vista psicologico, per abbattere i giallorossi di Garcia, perché in fondo non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia, tutte doti che abbondano nel numero 9 argentino, pronto a far esultare di nuovo il pubblico del suo San Paolo. 

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