Napoli Basket, l'ad Dalla Salda: "Campagna abbonamenti? Bene, ma non è da Napoli e vi spiego il perchè"

20.09.2024
23:30
Redazione

Nell’incantevole e storico scenario dell’arco di Port’Alba, accanto alla storica libreria di Nunzio Pironti, è stato presentato il libro “Una Coppa all’improvviso”. Sette giornalisti hanno descritto l’impresa degli azzurri del Napoli Basket che nello scorso febbraio hanno alzato al cielo la Coppa Italia.

L’evento organizzato dall’Associazione Culturale Port’Alba e dal Comune di Napoli ha visto la presenza di una grande e qualificata rappresentanza del Napoli Basket, con il Presidente Federico Grassi, l’Amministratore di Graded Vito Grassi, l’Amministratore Delegato Alessandro Dalla Salda, il Responsabile dell’Area Tecnica Pedro Llompart, il Coach Igor Milicic ed uno dei protagonisti della storica vittoria in Coppa Italia, Dut Mabor.

Il libro è stato scritto dai giornalisti Stefano Prestisimone, Ettore De Lorenzo, Marcello Altamura, Marco Caiazzo, Davide Uccella, Giuseppe Cacciapuoti e Carmelo Prestisimone. Con la prefazione di Pierluigi Pardo e le introduzioni di Gianni Petrucci, Presidente Federazione Italiana Pallacanestro e Umberto Gandini, Presidente Legabasket.

L'Amministratore Delegato del Napoli Basket Alessandro Dalla Salda ha rilasciato alcune dichiarazioni:

"La campagna abbonamenti come sta andando? La campagna abbonamenti è una campagna che sta andando bene: non è una campagna abbonamenti da Napoli però, nel senso che io mi aspettavo e spero che con gli anni, col lavoro duro, con i risultati, lo zoccolo duro non sia solo legato a 600- 700-800 persone come orientativamente dovremmo proiettarci, ma anche migliaia di persone perché la pallacanestro è uno sport bellissimo: il nostro è uno spettacolo, è un ambiente come dico sempre coinvolgente, sicuro, pieno di bellissime persone, tante donne, famiglie, bambini. Dunque in piena sicurezza si può godere il nostro spettacolo, mi piacerebbe che, capisco che il popolo napoletano non ha la tradizione di abbonarsi, preferisce controllare poi vedere se venire o no a seconda anche un po' dei risultati, invece io penso che sia di grande cultura affezionarsi alla scuola del tuo cuore e seguirla sia nel bene che nel male. Anzi, soprattutto quando le cose non funzionano devi essergli vicino.
Quello che mi piace del nostro Napoli basket e del corpo tecnico è la mentalità: cioè, noi ci crediamo, ci crediamo sempre, è anche vero che in questo caso, e lo abbiamo dimostrato devo dire, in questo caso conosciamo anche noi meno la nostra squadra, perché somo 30 giorni che siamo insieme, e le squadre le conosci bene quando di solito hai imparato insieme a loro a superare i momenti di difficoltà. Oggi mi chiedo, se fossimo in difficoltà come reagiamo? Non lo so, non c'è mai capitato. Invece penso che, se avessimo anche soltanto per un attimo l'idea di poter vincere, aggrediremmo e saremmo competitivi anche a Bologna" 
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