La suggestione verdeoro tra pro e (più) contro...

22.11.2017
20:10
Pasquale Cacciola

L'uomo simbolo del Brasileirão 2017. Non il miglior giocatore, ma il più concreto e incisivo. Un peso specifico nella vittoria del 7° scudetto del Corinthians non indifferente: 18 goal, che lo rendono l'attuale capocannoniere a due giornate dalla fine, con un'incidenza di addirittura del 25% nei punti ottenuti attraverso le sue reti decisive. Uno studio matematico che parla chiaro: dei 71 punti finora ottenuti, 18 possono essere attribuiti esclusivamente a João Alves de Assis Silva. Jô, una delle ultime idee della dirigenza per gennaio dopo l'infortunio di Arkadiusz Milik.  

Una vera rinascita dopo l'esilio in Cina e Arabia Saudita, un rendimento silenzioso e crescente che ha spinto il Timão a sovvertire ogni pronostico e gli altri club a raddrizzare le antenne. Tra questi, anche il Napoli. Perché una cosa è sicura: alcuni intermediario a São Paulo si sono mossi per nome del club azzurro per informazioni e sondaggi. E ora in Brasile sono certi: l'offerta partenopea è in arrivo, con spifferi che arrivano direttamente dal giocatore. 

I pro... 

Costi ed esperienza. In un periodo dell'anno che non offre grandi alternative, sono state queste le principali motivazioni che hanno spinto la società a guardare proprio in casa Corinthians. Perché considerando l'età e i parametri locali, servirebbero appena pochi milioni (2-3) per portarlo all'ombra del Vesuvio con l'ingaggio che non risulterebbe un grosso ostacolo. Dall'altra parte, a differenza di Roberto Inglese che resta comunque il nome in pole, ci sarebbe un'importante esperienza alle spalle: 14 anni di calcio, 9 maglie indossate per 6 Paesi differenti. In Europa, esperienze in Russia, Inghilterra e Turchia con le maglie del CSKA, Man City, Everton e Galatasaray. Nel 2014, la ciliegina sulla torta di una carriera tutto sommato deludente rispetto alle iniziali aspettative: la convocazione per la storica Coppa del Mondo in Brasile come riserva di Fred, dopo un'ottima stagione all'Atlético MG. 

I contro... 

Tempi di adattamento, più un'intera stagione già alle spalle. Perché quando si segue un brasiliano per il calciomercato invernale, va sempre fatta una doverosa considerazione: potrebbe non essere al top fisicamente, considerando che il campionato verdeoro finisce a dicembre. Soprattutto se non si tratta di un giovane, ma di un classico centravanti rigido fisicamente che necessita poi di tempo per ingranare. Il suo arrivo potrebbe rivelarsi una buona soluzione ponte in vista di giugno e dei futuri piani per il centravanti, ma bisognerebbe capire nel frattempo che tipo di contributo potrebbe dare alla causa. E soprattutto, dopo quanto tempo sarebbe pronto per Maurizio Sarri. Una scommessa che - dipendesse da lui -  probabilmente non farebbe. Soprattutto da capolista, principalmente quest'anno. Forse è meglio guardare altrove: in Europa, in Italia. Ma chiunque arriverà, dovrà essere pronto. Da subito. Per evitare un Pavoletti-bis che questa volta potrebbe costare davvero caro. 

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