I primi venti giorni di Pavoletti a Napoli...

24.01.2017
16:26
Fabio Cannavo

di Fabio Cannavo (Twitter: @CannavoFabio)

"Affinchè possa giocare deve trovare la migliore condizione fisica, ma per farlo deve giocare di più". E' un po' come un cane che si morde la coda l'iter iniziale di Leonardo Pavoletti a Napoli. Mister Sarri ne ha parlato recentemente nella conferenza in vista della gara vinta poi a Milano dagli azzurri. Insomma, Pavoletti non è ancora in forma, questo ci sembrava chiaro anche da quello spezzone di gara in Coppa Italia contro lo Spezia al San Paolo. Ancora un po' sulle gambe l'ex attaccante del Genoa. Non per quel goal divorato nei minuti finali della sua prima volta col Napoli, ma per dei movimenti ancora non sincronizzati alla perfezione coi compagni di reparto e con le due mezz'ali. C'è tempo però. Siamo solo all'inizio, non c'è da scoraggiarsi. 

EPPURE SARRI... - "Se è a Napoli è perchè ha influito molto la presenza di Maurizio Sarri, tra toscani si capiscono al volo". Questo, invece, è l'agente di Leonardo Pavoletti, Carlo Pallavicino, intervenuto ieri a Kiss Kiss Napoli. Lo stesso Pallavicino ha testimoniato che quindi, è stata proprio la presenza di Sarri a convincere Pavoletti a vestire l'azzurro. Tutto fa pensare che non manca molto per rivederlo in campo ancora. Stasera potrebbe essere quella giusta, magari non dall'inizio, ma a gara in corso sì. Se il risultato non dovesse essere proprio dei migliori, allora Sarri potrebbe optare per il peso di Pavoletti in area di rigore. E se non sarà stasera sarà contro il Palermo. Quale occasione migliore per fare addirittura il suo esordio al San Paolo dal primo minuto. In un match così alla portata per il Napoli si può provare anche un calciatore che "ha bisogno di giocare per trovare la migliore condizione". Niente fretta insomma. Leo ha le spalle larghe, la sua carriera dice che non ha mai cominciato una stagione sapendo di essere il titolare inamovibile, anzi forse solo una, a Varese. Per il resto si è dovuto guadagnare il posto sudando, sempre. Il tempo è dalla sua, e pure Sarri. 

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