Ciano, calciatore del Frosinone
Ciano, calciatore del Frosinone

Ciano e Maiello, l'ex allenatore a CN24: "Sono da serie A, Camillo ha un tiro come pochi. Ripetevo sempre una frase, oggi mi prendono in giro: vi spiego. E su Sepe..."

17.06.2018
12:05
Ciro Novellino

Camillo Ciano e Raffaele Maiello sono in serie A con il Frosinone: ieri vittoria sul Palermo

Una promozione che sembrava difficile da raggiungere, la serie A un sogno che si allontava. Camillo Ciano e Raffaele Maiello ci hanno creduto, fino alla fine e con il loro Frosinone, dopo il successo per 2-0 di ieri contro il Palermo, hanno fatto gioire una città intera, trasformando il tutto in realtà. Chi li conosce bene, in quanto li ha allenati nella Primavera del Napoli, è mister Ernesto Apuzzo che la redazione di CalcioNapoli24 ha raggiunto: "Li sento spesso, sono sempre in contatto con loro. Mi imitano... Gli ho scritto anche ieri, sono pieni di felicità. Se lo meritano, pensavo non riuscissero a raggiungere la serie A dopo averla persa nell'ultimo minuto della regular season. E' stato snervante. Mi prendono in giro per i miei modi di fare, dopo 10 anni ci sentiamo ancora: vuol dire che qualcosa in loro ho lasciato".

Due ragazzi che trovano la serie A, ma nel loro cammino forse avrebbero meritato di più?

"A parte l'affetto che nutro verso di loro, posso dire che sono due giocatori che possono giocare in serie A. Quando ero osservatore per il Chievo Verona, spesso cercavo di inserirli. Credo molto in loro. Se parlassi di grandissime squadre, oserei troppo nell'evidenziare il loro nome, ma vedendo il nostro campionato di oggi, dico che se la giocano alla grande. In una rosa di media classifica sarebbero al top. Sono dei buoni giocatori e ottimi professionisti. In serie B fanno la differenza: Camillo (Ciano, ndr) ha un tiro che pochi hanno in Italia".

C'è qualche aneddoto che li riguarda?

"Quando io parlavo, per tenerli in tensione, ripetevo sempre una frase. Santoro era il direttore del settore giovanile e poi ovviamente c'era Pierpaolo Marino. Quando c'era da parlare di cose importanti, ripetevo sempre: "Io vado a parlare direttamente con il grosso" e questa cosa gli è rimasta impressa. Mi mandarono un messaggio ultimamente nel quale mi imitavano alla perfezione. Un qualcosa di divertentissimo".

Luigi Sepe una possibilità non potrebbe averla in azzurro?

"Ha avuto pochissime possibilità. Dopo il ritiro dello scorso anno ha dimostrato che in questa squadra ci può stare. Un grande portiere. A 27 anni, però, qualche possibilità in più dovrebbe averla. Un secondo con speranze di giocare maggiori con Ancelotti. Ad Empoli fece bene, con lo stesso Sarri, poi poco spazio. E' un portiere che ha il piede da centrocampista: nel Napoli ci può stare".

di Ciro Novellino

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