
IL MATTINO - Balotelli ospite della camorra a Scampia. Sospetti sulle giocate di Napoli-Parma
La Gomorra del calcioscommesse e delle partite truccate. torna un vecchio filone d'indagine, di cui si è già parlato e di cui ora spuntano nuovi particolari: è un'informativa, consegnata alla Dda di Napoli dai carabinieri del gruppo investigativo di Castello di Cisterna, a riferire come la camorra controlli gli incontri e guadagni con le scommesse. Ma gli atti raccontano anche la semplice contiguità dei campioni con la camorra. Salta così fuori il nome di Balotelli, ospite dei boss. Mentre le interceettazioni dell'inchiesta, coordinata dal dal pm Luigi Cannavale, non riguardano solo gli incontri di B e C1 A parlare di partite ci sono anche Enrico e Gaetano Fedele, noti procuratori e in un paio di conversazioni, ritenute ambigue, finiscono anche l'ex bianconero Fabio Cannavaro e il fratello Paolo. Il 25 Aprile 2010 Fabio Cannavaro parla con Enrico Fedele, padra del suo procuratore. Dopo le considerazioni sulla partita della Juve, discutono del Napoli e della possibilità che entri in Europa League. Fedele dice a Cannavaro: "Il Napoli pure pareggiando ha guadagnato un punto alla settimana". "Sì, sì, infatti", risponde Cannavaro e Fedele: "Hai capito, mò domenica va a Chievo... e già è salvo e penso che le cose vanno in un certo modo". "Eh va bene" replica il calciatore. E' emerso tra l'altro che durante la partita Napoli-Parma del 10 Aprile 2010, ci fosse a bordo campo il boss Antonio Lo Russo e che tra il primo e il secondo tempo dell'incontro "molte persone riconducibili al clan Lo Russo e agli Scissionisti abbiano effettuato scommesse piuttosto elevate sulla vittoria del Parma. Non si può trascurare il fatto concludono i carabinieri - che la partita è terminata 2a 3 per il Parma" Poi, sempre con Enrico Fedele, è Paolo Cannavaro a commentare la partita Napoli-Cagliari. Fedele chiede: "Ma perchè Hoffer non è andato sulla panchina?". Cannavaro risponde: "Direttore, perchè il mister non sa a chi cacciare e ha detto metto a questo che tanto non dice niente... il guaglione, hai capito?". Dalle indagini emergono invece i rapporti tra Balotelli, ex punta dell'Inter con la malavita: "Ad avviare l'ipotesi investigativa di un legame tra consorterie criminali operanti nell'area nord di Napoli e dunque sotto l'egida del clan degli Scissionisti e ambiente calcistico incentrato per lo più sul calcio-scommesse - si legge nell'informativa - vi è un ulteriore significativo dato, ovvero quanto rivelato da una fonte fiduciaria, la cui attendibilità risulta essere stata provata. In merito alla presenza del noto calciatore dell'Inter Mario Balotelli nel rione dei Puffi (Scampia) nella mattinata dell'8 giugno 2010 in compagnia di due elementi di spicco di due dei più potenti clan della periferia nord di Napoli, ovvero Salvatore Silvestri, del Clan Lo Russo e Biagio Esposito, del clan degli Scissionisti. La fonte asseriva che proprio il Balotelli, che si trovava a Napoli per a Napoli in occasione del premio Golden Goal, aveva chiesto di visitare i famigerati luoghi dello spaccio di Scampia tanto pubblicizzati nelle cronache e che per soddisfare la sua richiesta la "Paranza" dei Puffi gli abbia mostrato la modalità con cui si consuma lo spaccio quotidiano e che successivamente sia stato ospitato in una dependance del rione per scattare foto ricordo con il Silvestri, con l'Esposito e con alte persone ivi presenti". Le indagini si concentrano su "una struttura associativa che ha il controllo capeggiata da Eduardo Fabricino, elemento di spicco del clan degli Sciossionisti e "attualemente" referente per il clan del lotto G di Scampia". Nell'ambito delle indagi si legge nell'informativa: "è emersa anche una parallela gestione illecita delle scommesse clandestine da parte di Fabricino e dei suoi consociati, quindi del clan degli Scissionisti". Fabricino è titolare di un punto scommesse nel lotto G, dove vengono effettuate scommesse on line legali, ma anche il cosiddetto gioco clandestino. I carabinieri precisano che le indagini "hanno permesso di accertare il coinvolgimento, nel mondo delle scommesse clandestine e quindi di partite truccate, diverse squadre di calcio di serie semi professionstiche le quali, attraverso la complicità di alcuni calciatori e procuratori legali, comunicano al Clan degli Scissionisti l'esito della partita, per consentire ad alcuni elementi di spicco del clan di puntare ingenti somme di denaro". Ma poi sono gli stessi investigatori a chiarire "nel caso delle partite giocate dalla Salernitana e dal Crotone, rispettivamente militanti nel campionato appena concluso di serie b e C1, anche se potevano definirsi partite truccate, sono state poi svolte regolarmente grazie all'intervento sul campo di alcuni ispettori della Lega Calcio, la cui presenza ha ristabilito il regolare svolgimento della partite".