CorSport, Jacobelli: "Mertens ha segnato in fuorigioco, punto e basta! La polemica di Sarri è ingiustificata"

22.01.2018
18:10
Redazione

Intervenuto ai microfoni di TuttoJuve, Xavier Jacobelli, giornalista del Corriere dello Sport, ha rilasciato alcune dichiarazioni. Ecco quanto evidenizato dalla

Intervenuto ai microfoni di TuttoJuve, Xavier Jacobelli, giornalista del Corriere dello Sport, ha rilasciato alcune dichiarazioni. Ecco quanto evidenizato dalla redazione di CalcioNapoli24:

"Il successo dei partenopei sull’Atalanta vale doppio. Primo, perché nelle precedenti quattro sfide giocate nell’ultimo anno e mezzo dai partenopei e dai bergamaschi, fra campionato e Coppa Italia, i secondi avevano perso per tre volte. Inoltre, questa vittoria mette pressione ai bianconeri, anche se gli stessi ci sono abbondantemente abituati. La protesta di Sarri? Avrebbe avuto un senso se fosse stata formulata all’atto della compilazione del calendario post sosta. Gli impegni delle coppe europee, le semifinali di Coppa Italia, le partite di campionato, ma, soprattutto, le ragioni delle tv, prevalgono su ogni altra considerazione. Delle due l’una: o le società rinunciano ai diritti tv, ipotesi fantascientifica poiché le società vivono soprattutto grazie ai diritti tv o, per un miliardo di ragioni (tanto quanto garantiscono i network) accettano la situazione. Penso sia inutile che gli arbitri, il designatore, il responsabile della Var, il presidente della categoria ci ammanniscano i loro bla bla bla, dopo gli errori di Mariani a Crotone e Calvarese a Cagliari,  poi ritorna il campionato e siamo punto e a capo. Se le immagini tv dimostrano che, sia pure in misura millimetrico, Mertens segna in fuorigioco, Martens è in fuorigioco. Punto e basta. Invece, ci è stato detto che, siccome secondo l’assistente, il belga era in posizione regolare, è scattato il principe del silent check, in italiano traducibile come controllo silenzioso o silenzio assenso degli addetti al controllo tv. Ribadiamo un principio: nel dubbio, la videoassistenza deve esprimersi sempre e comunque e, alla videoassistenza, l’arbitro deve rivolgersi sempre e comunque. C’è una corrente interna alla Casta dei fischietti che si oppone alla tecnologia poiché consapevole che la tecnologia restringe, circoscrive, limita la discrezionalità degli arbitri e il loro potere di condizionare l’andamento di una partita. Qui sta il punto: ma agli arbitri anti-Var bisogna ricordare che indietro non si torna. Non foss’altro perché il 75 per cento dei loro errori è stato corretto nella prima parte del campionato". 

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