Empoli, Cupi: "Tonelli deve dire grazie a Sarri. Valdifiori? Con Jorginho davanti è difficile"

30.05.2016
16:50
Redazione

Andrea Cupi, ex difensore di Napoli ed Empoli e attuale collaboratore della prima squadra toscana, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di pianetanapoli.it per parlare del nuovo acquisto degli azzurri Lorenzo Tonelli e non solo. Ecco tutte le sue dichiarazioni:

TONELLI “E’ migliorato moltissimo. Ad Empoli nel 2010 io giocavo in prima squadra, lui era in Primavera e dal punto di vista fisico era un ragazzo che poteva già stare in prima squadra. Poi con gli anni ha avuto margini di miglioramento, ma la consacrazione è arrivata con Sarri dal punto di vista tecnico-tattico. L’esperienza con l’attuale allenatore del Napoli l’ha migliorato notevolmente”.

SARRI “Non ho mai lavorato con Sarri perché io ero nel settore giovanile dell’Empoli. Comunque mi hanno parlato tutti bene dal punto di vista della comunicazione con i giocatori. Ha avuto un’esperienza di vita che gli ha portato beneficio. Ha trasformato giocatori ad Empoli ed ora lo sta facendo a Napoli. Ha una conoscenza di calcio e un’ideologia molto importante”.

VALDIFIORI  “Il problema di Mirko è stato l’approccio. Per quanto riguarda il livello tecnico sicuramente a Napoli è aumentato rispetto ad Empoli, ma penso che lui ne era consapevole. E’ un giocatore fondamentale sia per il Napoli, altrimenti il mister non lo portava,  sia per gli altri top club. E’ un giocatore intelligentissimo, vede prima la giocata: a Napoli, però, ha avuto davanti un calciatore come Jorginho. La concorrenza è stata più ampia ed ha trovato più difficoltà, ma quando è stato chiamato in causa, si è sempre fatto trovare pronto”.

NAPOLI “La vittoria del campionato dalla Serie B alla Serie A è stato indimenticabile. Ogni tanto riguardo con i miei figli i filmati di quelle vittorie. La mia presenza a Napoli è stata bella perché abbiamo sempre vinto: dalla Serie C ai preliminari di Coppa Uefa abbiamo fatto un ottimo percorso. Mettere piede in Serie A in un campo del genere dove ci sono 70mila spettatori ti fa sentire un giocatore molto importante”.

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