Fedele: "Lukaku deve giocare sempre, è più importante di Conte! McTominay vagava in campo, altro solito errore di Buongiorno..."
Enrico Fedele è intervenuto ai microfoni di Radio Marte. Ecco le sue parole riportate dal comunicato stampa diffuso dall'emittente radiofonica:
“La vittoria di ieri del Napoli è la vittoria del calcio all’italiana, caro a Trapattoni, Capello e allo stesso Allegri. Cari criticoni, fatevene una ragione. Conte - ha chiarito il dirigente sportivo e opinionista a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre - ha ottenuto una vittoria all'italiana, nello stile Trapattoni e di Allegri, un allenatore sempre vituperato in passato. Vi dovete pentire, tutti voi che avete calunniato ed oltraggiato il gioco all'italiana in nome del 'calcio champagne'... Gol Lukaku? Ricordatevi di Savoldi: toccava due palloni e faceva due gol. L'attaccante è nato per segnare. Se poi volete le zanzare, scordatevele. Lukaku deve giocare sempre, è fondamentale. Deve giocare sempre. E’ più importante di Conte? Senza dubbio. La Roma ieri non ha fatto un tiro in porta. Il Napoli è questo e, se non si suicida, lotterà fino alla fine per lo Scudetto. Meret da 5: il portiere deve parlare, evitare che il difensore sbagli. Gli deve urlare addosso. Meret deve tenere Buongiorno sui carboni ardenti, perché quando il centrale si perde l'attaccante sui colpi di testa, deve sentire il portiere che gli chiama l'uomo. Buongiorno, per la seconda volta, ha fatto un errore guardando la palla: l'aveva fatto in Italia-Belgio e l'ha rifatto contro la Roma, palesando disattenzioni sui colpi di testa di Artem Dovbyk. Noi vorremmo la perfezione e McTominay, ieri, vagava in campo. Ha giocato da 5 anche lui. Delle volte, non fa l’Anguissa perché vuole fare l'attaccante: vuole fare il Lukaku, senza esserlo. Nel calcio esiste un solo dio, quello del risultato: è uno e trino, e si deve giocare per quello. Il gol del Napoli nato uno schema provato in allenamento? E perché, in allenamento provato la possibilità che Angelino si addormenti?! Lo spagnolo doveva scalare, ma non l’ha fatto. Hanno dato la colpa ad Hummels, ma non è così. L’errore grave è di Ndicka, che non sta sulla traiettoria della palla al momento del cross. Angelino è come Mario Rui, è uguale. E' stata una leggerezza di Ranieri, che doveva fare qualche cambio da quel lato. Il Napoli, ieri, ha sfondato sulla propria destra”.