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Zola: "Il calcio italiano va cambiato, ecco come! Io come Jorginho, mi sono martoriato a lungo e su Mancini..."

27.03.2022
11:00
Redazione

Italia eliminata dai mondiali Qatar 2022, parla Gianfranco Zola che analizza gli errori della Nazionale di Mancini e consiglia la federazione su come e dove ripartire

News calcio. Gianfranco Zola, ex attaccante del Napoli e della Nazionale, ha parlato ai microfoni di Repubblica dopo la clamorosa eliminazione dell'Italia dai prossimi mondiali

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Italia eliminata intervista Zola

«Sono devastato da questa sconfitta. Non andare ai Mondiali destabilizza. È come se contro la Macedonia del Nord, con Berardi e gli altri, ci fossi stato anche io. In Italia è già caccia ai responsabili? Cambiamo il modo in cui il calcio vive e si alimenta. Serve un circuito virtuoso che esalti la qualità. Puoi essere ben allenato, organizzato tatticamente ma senza il talento prima o poi vai a sbattere».

Chi salva dallo spareggio perduto?

«Gli episodi migliori sono passati dai piedi di Verratti e Berardi. Mentre Barella mi è parso un po’ stanco. Jorginho ha fatto la sua parte. Mi irrita sentire che i due suoi rigori sbagliati siano stati la causa dell’addio al Qatar. Stiamo a casa perché non abbiamo avuto forza e qualità. Dal dischetto Jorginho non si è mai tirato indietro, ne ha segnati tanti. Anche io ho sbagliato un rigore importante per gli Europei del ‘96. Mi sono martoriato a lungo. Ma non è servito».

Zola, da dove si riparte?

«Da scuole calcio, camp e format d’allenamento: spazio alla fantasia. Mi piace il lavoro, e la fermezza con i presidenti dei club di A, mostrata dalla Federcalcio del presidente Gravina. Serve tempo, la nazionale è una grande opportunità per il Paese e arricchisce tutti. Anche le società. Intanto, lasciate in pace Roberto Mancini».

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