L'editoriale di Chiariello: "I numeri sono dalla parte di Milik"

17.12.2018
22:30
Redazione

In diretta ad Un Calcio alla Radio in onda su Radio CRC è intervenuto Umberto Chiariello per il suo consueto ‘Editoradio’.

In diretta ad Un Calcio alla Radio in onda su Radio CRC è intervenuto Umberto Chiariello per il suo consueto ‘Editoradio’. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di CalcioNapoli24.it.

"I numeri molto spesso non sono tutto, ma non mentono e aiutano. Il Napoli non ha il cannoniere singolo, ma il centravanti capocannoniere della serie A. Voi dite perché? Semplice Mertens e Milik fanno quindici gol in due che sono il centravanti più prolifico della serie A, perché nella Juventus gli attaccanti hanno segnato undici gol con Ronaldo, sette con Mandzukic e cinque gol gli esterni, due Dybala, che o gioca a destra o dietro le punte, due Bernardeschi e uno Cuadrado. Quindi la Juventus ha un attacco che ha realizzato solo 23 gol. Il Napoli con Insigne, secondo attaccante, ha fatto 7 gol. Callejon quest’anno è a zero, ma ha segnato due gol Ounas e uno Verdi col Torino. Il Napoli dai suoi attaccanti ha avuto 25 reti. Incredibile dirlo: l’attaccante che ha segnato di più è quello che ha segnato come Ronaldo. Milik ha fatto otto gol, come Ronaldo che ne ha fatti 8 più tre su rigore, ma Milik ha giocato nemmeno 800 minuti, meno di nove partite. È il giocatore con la media gol rapporto minuti giocati e gol realizzati più alta della serie A e quando si dice che non è decisivo si dice una grande fesseria. Lui ha risolto le partite con Atalanta, Lazio e Cagliaria, che sono tre vittorie da nove punti. È un giocatore che se innescato è determinante. Ora io dico: “Voglio Cavani perché è un leader, ma al posto di Mertens, giocatore che amo e stimo, non di Milik. Se Milik esplode e fa venti gol e dimostra di meritare la maglia da titolare allora è giusto andare a cercare una seconda scelta, ma qualsiasi grande squadra deve avere due grandi attaccanti. Ancelotti li fa giocare tutti a dimostrazione che quando si ha la duttilità mentale si riesce tirare fuori il meglio".

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