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Sesa a CN24: "Lukaku può essere criticato, ma c'è un ragionamento da fare. Sulla gara contro l'Udinese..."

12.12.2024
13:00
Redazione

Notizie Napoli calcio. David Sesa, ex attaccante del Napoli, è intervenuto in diretta ai nostri microfoni durante ‘Calcio Napoli 24 Live’ trasmissione in onda su CalcioNapoli24 TV (79 Digitale Terrestre). Ecco quanto evidenziato da CN24.

“Critiche a Lukaku? Tutti possono essere criticati, in questo momento magari non starà rendendo come tutti si aspettavano ma fa parte del calcio. Anche la squadra non ha girato benissimo nelle ultime due partite e lui può averne risentito. Non vedo però una situazione drammatica, i cali nel corso di una stagione capitano e non puoi aspettarti di vincere tutte le partite”.

Lukaku ha bisogno di un attaccante più vicino? Può essere una soluzione, ma il mister Conte ha le sue idee. Lukaku quando sta bene può fare anche reparto da solo, è un calciatore forte che da fastidio ai difensori avversari. Poi quando i risultati non vengono si può parlare di tutto, ma bisogna sempre vedere l’insieme ed il Napoli al momento ha fatto un ottimo campionato. Poi ci sono altre squadre forti come Lazio ed Inter, per me l’obiettivo resta la Champions League e non sarà facile. Poi tutti sogniamo che il Napoli possa vincere nuovamente lo scudetto”.

Gara contro l’Udinese? Ci ha sorpreso tutto con il nuovo allenatore, che in pochi conoscevamo. Giocare ad Udine non è mai facile, soprattutto se sei il Napoli ed hai il favore del pronostico. L’Udinese gioca un ottimo calcio e può essere un’insidia, non sarà facile ma se vuoi lottare per i primi posti devi puntare ai tre punti perchè sei superiore”.

Al Napoli manca un calciatore bravo sulle punizioni? La verità è che il calcio è cambiato, in passato c’erano tanti calciatori bravi a tirare le punizioni. Ora i giovani fanno altri allenamenti e si concentrano su altri aspetti, come quello della fisicità a discapito della tecnica. Oggi è un calcio veloce, fisico e tattico. Prima c’erano più calciatori ‘da strada’ che facevano della qualità la loro forza. Il numero 10 di prima, un Totti, Maradona, Zidane o Del Piero, non c'è più". 

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