Stellini: "Kilman simile a Kim, ma c'è una differenza. Ndombele talento puro, ecco il suo problema"
Il commento sul Napoli
Notizie Calcio Napoli - A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Cristian Stellini, ex allenatore del Tottenham e vice di Antonio Conte. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.
Crede che il divario tra Premier e Serie A sia così ampio?
“In questo momento la Premier è inavvicinabile. Il futuro dice che quello inglese è un campionato che può continuare a crescere. L’Italia sta subendo un gap che, dunque, ritengo si stia ampliando”.
Quali sono le difficoltà che un calciatore come Tonali affronterà nella sua prima esperienza nel campionato inglese
“In Premier League ci sono alcuni aspetti diciamo, filosofici, secondo i quali i giocatori devono avere un certo rispetto. I comportamenti dei calciatori sono reputati fondamentali e, sotto questo punto di vista, non credo Tonali avrà problemi. Sul ritmo di gioco, invece, un calciatore che viene dall’Italia può riscontrare qualche difficoltà. Soprattutto nell’aspettativa sui falli che si è abituati vedersi concedere potrebbe riscontrare qualche problema. Servirà adattamento agli elevati ritmi, pertanto. Inoltre, nessuna squadra subisce sudditanza psicologica. Tutti i team approcciano in modo propositivo, tentando sempre di colpire qualsiasi avversario e vincere ogni gara. In Italia, spesso, siamo abituati a squadre che subiscono lo spessore del grande club, impostando la gara di conseguenza”.
Kilman crede valga davvero 40 milioni?
“E’ un profilo simile a quello di Kim. Un giocatore molto forte tecnicamente. Ha grande visione di giico. Probabilmente non è così veloce come Kim, e sotto questo punto di vista potebbe avere difficoltà contro giocatori molto rapidi. Il Napoli, però, è una squadra che predilige il possesso continuato, e quedsto aspetto potrebbe giovare al difensore inglese”.
Con le difficoltà per i diritti televisivi si punta sull’appeal del marchio Juventus: non ritiene si debba puntare, invece, sulla qualità tecnica, e godibilità, di tutto il sistema?
“In Inghilterra spacchettano il campionato. L’unico orario che è chiuso alla visione è il sabato pomeriggio. Il motivo è che gli inglesi vogliono che la gente vada allo stadio per assistere alle gare delle serie inferiori, che si giocano proprio di sabato pomeriggio. Tutto il mondo può vedere le partite di Premier del sabato, tranne gli inglesi. Il concetto è quello di vendere i diritti all’estero. È la strategia che denota la maestria degli inglesi nel vendere il prodotto Premier”.
Potenzialmente uno dei migliori della sua generazione, Ndombele pare invece essersi perso.
“E’ un talento puro. A livello tecnico, e di forza esplosiva, è un talento purissimo. Forse, ha troppo bisogno di sentirsi coccolato. Dovrà maturare sotto l’aspetto caratteriale. Difatti, se lo si segue dimostra di poter garantire un certo tipo di risposta. Diversamente, lasciato a sé stesso, tende a perdersi. Ormai, ha venticinque anni, non è più giovane ed è necessario fare un certo tipo di percorso”.
Potrebbe essere la stagione dell’addio di Harry Kane?
“Io non lo so. Però, diciamo che la sua situazione contrattuale induce a pensare che o dica addio agli Spurs, o rinnova il contratto. Non credo che un calciatore come Kane, cresciuto nel Tottenham, possa andare via a scadenza. Sarà un’estate abbastanza lunga sotto questo punto di vista”.
Il corteggiamento dei club sauditi, e le loro finanze, possono costituire il primo passo per portare la Saudi League a scalzare la Premier?
“Attualmente credo di no. Non si sono mai visti tanti inglesi andare via dal campionato inglese, anche quando gli altri tornei erano superiori. I calciatori inglesi non si
sono fatti mai attrarre da questo. Va inoltre considerato che la Premier è un campionato destinato a continuare la sua crescita”.
Bella-Kotchap crede possa essere pronto per il calcio italiano e per sostituire Kim
“Kilman ha un’esperienza superiore. Bella-Kotchap ha delle caratteristiche un po’ più simili a quelle del coreano. Un difensore esplosivo, dai grandi anticipi ma ancora privo della giusta esperienza per giocare nel campionato italiano. Ha delle grandi qualità, ma c’è ancora molto su cui lavorare”.
Lei e Conte siete stati contattati dal Napoli questa estate?
“Non lo so, di queste cose se ne occupa Conte. Per quello che ne so, tuttavia, non è stata formulata una richiesta di questo tipo”.
Traorè del Wolverhampton è un calciatore da Serie A?
“E’ un giocatore che a noi è sempre piaciuto tantissimo. Quando si sceglie un calciatore simile, però, molto dipende da quel che si richiede al giocatore stesso. Non è un attaccante molto duttile, ma è capace di spaccare le partite e risultare determinante in contropiede, soprattutto grazie alle sue skills”.