Taglialatela: "In prima squadra a 15, mi fecero spogliare nella caldaia. Il soprannome Batman e il record di rigori parati. Vi rivelo la parata più importante"

01.06.2022
20:30
Redazione

Ultime calcio Napoli Pino Taglialatela parla della sua esperienza in azzurro

Ultime calcio Napoli - La SSC Napoli scrive sul proprio profilo Instagram:

"17.940 minuti, 203 presenze, 63 clean sheet: un vero supererore! Pino Taglialatela racconta alcuni momenti chiave della sua vita e della sua carriera in maglia azzurra".

Giuseppe Taglialatela

Taglialatela sull'esperienza al Napoli

Queste le sue dichiarazioni a Star Casinò:

"Giocare a Napoli era tutto, era la Nazionale. Ero troppo tifoso del Napoli. Non immaginate cosa pagherei per fare un'altra partita con lo stadio pieno. Ogni volta che mi chiamavano per fare il contratto, mettevo sempre 5 anni e firmavo in bianco. Non badavo alla cifra.

Parate decisive? Una parata che feci su Savicevic, dal limite dell'area di rigore, un colpo di testa a schiacciare. le parate decisive non sai neanche come le fai. Quella, oltre al rigore parato a Baggio, ci consentì di uscire indenni da San Siro. Da lì cominciarono a dire 'vola Batman, un supereroe' e da lì partì il soprannome Batman. La gente cominciò a chiamarmi Pino Batman.

Uomo dei record? Non ho fatto quello delle presenze ma ho quello dei rigori parati, 12 u 26. La solitudine dei numeri 1 è vera, sei solo contro tutti. Castellini mi diceva 'sei solo contro 21, aveva ragione perchè una devizione dei compagni può essere decivisa'.

Rigori parati? Serve tanto studio, esplosità.

Ricordo che andammo in Argentina, c'era anche Maradona in una tournèè, c'erano i tifosi napoletani.

Il primo giorno allo stadio a Napoli è stato il 1978: c'erano 85 mila persone. Dissi a mio padre che avrei voluto giocare al San Paolo.

Primo giorno al Napoli? Fui convocato per un allenamento da Castellini a 15 anni. Entrai nello spogliatoio, il magazziniere mi portò nella caldaia, c'era un chiodo per appendere i vestiti. Quando mangiavano ed entrava un dirigente o un allenatore, dovevamo alzarci in piedi.

Maglia Napoli? La maglia è bellissima, sono un collezionista, ma non esiste cosa più bella del colore azzurro.

Cessione? Ho avuto richieste di Inter, Milan e Roma dal '94 al '96 ma ho preferito restare al Napoli. I tifosi e le persone mi fermano ancora, per me è come vincere mille trofei".

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