Pagelle Sassuolo-Napoli: Elmas come lotta! Fabian passeggia, Allan no! Insigne si salva all'ultimo

22.12.2019
22:40
Claudio Russo

Sassuolo-Napoli pagelle, risultato 1-2 al Mapei Stadium. I voti di CN24 alla prestazione degli azzurri

Sassuolo-Napoli pagelle, risultato 1-2 al Mapei Stadium. I voti di CN24 alla prestazione degli azzurri

Meret 5,5 - Devia in angolo un sinistro insidioso di Duncan, sul gol sarebbe potuto uscire in presa alta? Salva nel finale di primo tempo su Traoré, Caputo lo grazia nel finale ed in fuorigioco.

Di Lorenzo 6 - Kyriakopoulos, Boga e gli altri, dalle sue parti, lo costringono a stare più basso del solito: la prima accelerazione arriva al 25’. Con l’ingresso di Hysaj va a fare il centrale.

Manolas 5,5 - Caputo è sgusciante, lui lo è di più sul corner che lo porta a scheggiare la traversa. Al 32’ imprecisione con Zielinski e possesso regalato.

Luperto 5 - Al 25’ regala un pallone sanguinoso sulla trequarti e, successivamente, non recupera sull’avversario. Spesso viene preso in mezzo dalle maglie neroverdi. Out per un problema fisico. (Dal 46’ Hysaj 6 - Boga gli va via con estrema facilità, viene cinturato in modo più che sospetto in area)

Mario Rui 5 - Salvataggio clamoroso dopo nemmeno cento secondi, poi dimentica Traoré in occasione del gol. Muldur lo evita con agilità rendendolo un birillo, poi ha un attimo per rifiatare.

Allan 6,5 - 250 presenze in Italia, festeggiate con una prestazione che lo vede sottotono assieme a tutto il reparto. Gli serve quasi un’ora per mettersi in regola, facendolo con un movimento sul gol da prima punta che sa di riscossa. Sfiora anche il raddoppio.

Fabian 4 - Impreciso sin dai primi minuti, perde palloni pericolosi e generalmente è lento nella gestione. Passeggia inutilmente in mezzo al campo, alle sue spalle si inserisce chi vuole. (Dal 70’ Elmas 6,5 - Gli basta entrare in campo per fare meglio di chi gli fa posto: a partire dal cartellino giallo, almeno lui l’avversario non lo fa scappare. Ma è anche tanto altro, porta Obiang all’autorete)

Zielinski 5 - Piotr è l’unico giocatore del Napoli ad aver giocato tutte le prime 16 partite di questo campionato: nonostante la continuità, è uno di quelli che delude di più. Qualche accelerazione sporadica, peraltro pericolosa (è lui a portare Callejon a colpire la traversa), ma è qualcosa che notiamo da anni: se avesse più coraggio e cazzimma, sarebbe già in squadre e palcoscenici ancora più importanti.

Callejon 5,5 - Guadagna un corner con il primo vero cross, poi il nulla…fino al secondo cross per Milik e ad uno scambio con Allan a metà ripresa. Ad un quarto d’ora dalla fine la sparacchia sul petto di un Pegolo disperato, poi la traversa solo davanti alla porta, ed un gol in fuorigioco di mezza scarpa.

Milik 6 - Se i compagni gli servono due palloni nel primo tempo è già tanto. Al primo cross buono, fa ciò che può e Pegolo gliela blocca senza troppi problemi; alla seconda giocata buona, libera Allan per il pareggio. (Dal 77’ Mertens 6 - Qualche centimetro a favore e ribatteva dentro la traversa di Callejon, qualche frazione di secondo prima e Callejon non si sarebbe trovato in offside. Troppi qualche, ma va bene così)

Insigne 6 - Raggiunge Ciro Ferrara al 6º posto nella classifica di presenze con il Napoli in tutte le competizioni (322 match): crolla anche lui nel primo tempo nell’insufficienza generale. Al 48’ la chance è tragicomica, tra il tentativo risibile e la risposta scoordinata di Pegolo: l’unica volta in cui lo si nota? No, perchè poi aggiungiamo il suggerimento su punizione per Callejon, nel finale per Mertens e soprattutto il corner che vale il vantaggio. Ma solo per questo guadagna la sufficienza.

Gattuso 6 - Servono certezze, di qui le scelte pressoché identiche rispetto al Parma: nei primi sette minuti, però, la squadra non supera mai la metà campo. Voleva vedere una squadra soffrire, quantomeno ne vede una che concede il possesso palla ai ragazzi di De Zerbi: il tempo di trovare le misure giuste e la squadra riesce a distendersi un minimo, ma sembra sempre preda di paure che si materializzano con il gol dello svantaggio. A quel punto il Napoli mentalmente va giù, è sfilacciato e lento in costruzione nonché impreciso e tremendamente pauroso. Il pressing svanisce, non l’orgoglio: è quello che spinge e porta al pareggio, è quello che lancia i giocatori dopo un primo tempo orrendo. Alcuni azzurri (Fabian, Insigne, Zielinski, Callejon) sono assenti non giustificati per grandissimi tratti, eppure nella ripresa il rendimento migliora e la voglia di salvare la faccia si avverte, con tanto di finale in netto crescendo: il Sassuolo cala, la qualità dei suoi si alza esponenzialmente e la differenza con gli avversari si nota. Traverse, gol in offside, superiorità territoriale: non crede alla sfortuna, ok, ma non gliene va una fino alla fine. Con questa vittoria la squadra sembra aver terminato, per due settimane, un supplizio che non vedeva l’ora che finisse.

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