Higuain: "Ecco come mi ha cambiato Sarri, decisivo l'incontro a Dimaro. Sul 4-3-3 circola una bugia. Le parole di Melo? Non leggo i giornali, penso solo a vincere"

28.11.2015
08:40
Redazione

Gonzalo Higuain ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere della Sera. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24.

Ha visto la Gazzetta? 
"Non leggo i giornali". 

Felipe Melo ha detto che per fermare lei bisogna menare. Reazioni? 
"Nessuna. Voglio giocare la partita come tutti e vincerla". 

Il Napoli ha vinto le ultime 7 in casa e lei ha segnato 8 gol su 10 al San Paolo: quanto conta l’effetto bolgia? 
"Quando i nostri tifosi sono con noi diventiamo ancora più forti. Noi abbiamo bisogno di loro e loro hanno bisogno di noi: questo è il tandem perfetto per lottare e per vincere".
 
Higuain è l’attaccante più forte della A? 
"È una valutazione per gli altri, non per me. Sono ancora giovane, credo di poter ancora crescere e imparare, io ho in mente solo questo".
 
In Napoli-Inter voi portate il bel gioco, loro muscoli, cinismo e organizzazione? 
"A me interessa solo il nostro gioco. Studieremo i loro video, ma dopo dobbiamo solo concentrarci nel fare quello che sappiamo".
 
Il Napoli è Higuain-dipendente? Meglio: per sognare lo scudetto lei deve mantenere questa forma? 

"No, al 100%! Hanno giocato senza di me 6 o 7 partite e le hanno vinte. Però sognare è lecito e chi dice che non sogna lo scudetto dice una bugia. D’altra parte è anche vero quello che dice il mister: ragionare partita dopo partita".
 
A proposito di Maurizio Sarri: come ha fatto a farle tornare il sorriso? L’anno scorso lei sembrava nervoso e quest’estate tentato dall’idea di andarsene. 
"Io e il mister abbiamo parlato a Dimaro e questo incontro mi ha cambiato, perché ho visto un uomo vero che dice a tutti quello che deve dire, me compreso. Non si deve essere troppo intelligenti per capire che lui ha avuto un ruolo nel mio miglioramento. Rispetto al fatto che l’anno scorso fossi più nervoso non lo condivido, è solo che i risultati ora sono migliori".
 
Che cos’ha di speciale Sarri? 
"Si è dimostrato umile con tutti. Poi dice quello che pensa ed essere onesti è la cosa più importante. Magari non ti piace tutto quello che ti dice, ma quello che non ti piace te lo dice per farti migliorare".
 
È un segnale di umiltà anche aver cambiato modulo ed essere passati al 4-3-3? È vero che avevate chiesto lo stesso anche a Benitez? 
"No, è l’allenatore che decide. E poi io non ero ancora arrivato, ma in ritiro Sarri sin dal primo giorno aveva provato anche il 4-3-3".
 

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