De Laurentiis: "Festini? Non vado dietro ai pettegolezzi, il ritiro non è punitivo. Reina? La moglie non voleva stare a Napoli. Chi dice che non ho speso parla a vanvera"

10.04.2015
13:00
Redazione

Intervista terminata.

La proposta: "Invitiamo i tifosi del Napoli a Castel Volturno e vediamo chi cucina la pizza migliore: chi vince avrà dieci abbonamenti in regalo. Vediamo se la Curva A e la Curva B ci sono".

De Laurentiis rivela: "Sono in Lega a lavorare e stiamo cercando di verificare se la prima di campionato dell'anno prossimo, Sky permettendo, ce la giocheremo in dieci città del mondo diverse, per portare l'Italia calcistica nel mondo. Si è pensati a Londra, New York, Parigi, Giacarta, Shangai, Pechino"

"Certe decisioni spettano a me, l'ho presa quando mi sono reso conto che nonostante avessimo l'attacco più forte d'Italia, o uno dei più forti, continuavano ad esserci defaillance in difesa. Qualcosa non andava e per ritrovare entusiasmo, verve, bisogna stare insieme per confrontarsi l'un l'altro. Bisogna ricompattare il gruppo, ma non devo farlo io, Bigon o Benitez: devono essere i calciatori, deve ripartire qualcosa dall'interno del gruppo. Devono essere i calciatori a ritrovare l'entusiasmo delle grandi vittorie".

Ancora sul ritiro: "Stare tutti insieme permette di creare una compattezza, un collante, che non si può creare restando a casa con le proprie fidanzate o mogli. E' necessario quando si gioca ogni tre giorni".

Ritiro punitivo: "La mia non è stata una decisione punitiva. La punizione non è un mio concetto culturale. Il ritiro serve a creare concentrazione: Napoli è una città bellissima, con attrattive che possono creare appeal e distrazione. Quando un calciatore finisce l'allenamento e ha tutta una giornata davanti, può anche distrarsi. E distrarsi significa anche guardare le vetrina con la propria moglie, o immergersi in una sincopata partita ai videogames. Quello che ho voluto dire con questo ritiro è che da ora in poi ci vorrà la massima concentrazione".

"Faremo un grosso investimento nello stadio, con i miei soldi personali. Dovrò dedicarmi un paio d'anni allo stadio, dovrò rinunciare a mettere un paio di firme per occuparmene personalmente".

Su Reina: "Quando gli abbiamo offerto un compenso cospicuo per rinnovare a Napoli, lui ha accettato un compenso maggiore offerto dal Bayern Monaco, col quale non possiamo competere perché ha un fatturato tre volte e mezzo superiore. Reina aveva anche un problema familiare: la moglie, per quello che ci ha comunicato, non voleva stare a Napoli. Se compro un portiere brasiliano giovane come Rafael, da far crescere, prima o poi va fatto giocare per permettergli di dimostrare quanto vale".

"I tifosi vogliono vincere sempre tutto e subito. Io faccio un discorso di maggiore tranquillità. Si parla a vanvera quando si dice che non si è investito quest'estate, ma voglio ricordare i 98 milioni di euro investiti l'anno precedente: farlo tutti gli anni significherebbe tornare in Serie C. Un conto è sognare, un altro è la realtà dei fatti."

Si parla dei quarti di Europa League: "Sarà una sfida molto importante. Il campionato tedesco sta crescendo in maniera fortissima e il Wolfsburg è la seconda squadra in classifica. I miei amici della Volswagen sono i proprietari e sono stati sponsor del Napoli per un paio d'anni. Sarà divertente vederci contrapposti in questa sfida. Avremo il vantaggio di giocare il ritorno in casa".

Il presidente Aurelio De Laurentiis torna a parlare dopo l'annuncio del ritiro punitivo, arrivato dopo il KO al San Paolo con la Lazio. Il patron azzurro interviene ai microfoni di Radio Goal, sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli. Segui la diretta dell'intervista su CalcioNapoli24.it

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