FIGC, Gravina: "Serie A? Penso a campionato diviso in tre fasi e Final Eight scudetto! Su VAR e stadi aperti ai tifosi..."

17.09.2020
12:20
Redazione

Serie A, parla il presidente Gravina

Notizie Calcio Napoli - Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport.

Veniamo al ritorno dei tifosi sugli spalti. Perché, secondo lei, il calcio viene sempre dopo?  

«Voglio fare autocritica. Dobbiamo riconquistare un ruolo sociale. Far comprendere ciò che rappresentiamo, in senso economico, civile, valoriale. Finora a rappresentarci sono stati i nostri difetti e le nostre criticità. Il risultato ottenuto riaprendo il campionato a giugno, senza contraccolpi epidemiologici, è un grande punto a nostro vantaggio. Per quello di buono che abbiamo fatto, ora possiamo concorrere alla pari con altre organizzazioni sociali ed economiche al rilancio del Paese»

Lei crede che il premier Conte manterrà le promesse? Che il 17 ottobre vedremo Inter-Milan con il pubblico? 

«Ho molta fiducia nel premier, che ho incontrato con grande piacere. E ho fiducia nei ministri della Salute e dello Sport. Ma la fiducia richiede risposte in tempi brevi. Perché c’è un protocollo di grande qualità, e ci sono tutte le condizioni per una riapertura parziale»

Bastano i play-off per rendere contendibile lo scudetto? O bisogna rivedere anche l’equilibrio tra campionati nazionali e competizioni europee? 

«A me pare che le gare internazionali stiano crescendo di anno in anno. Noi invece non riusciamo a cambiare al nostro interno. Si teme che i play-off penalizzino le società che sono abituate a vincere e che investono di più. Sto lavorando a un campionato diviso in tre fasi, con una final eight per assegnare il titolo»

Sulla sperimentazione del Var l’Italia è stata un apripista, con tante polemiche. Per spegnerle servirà il challenge? 

«Sarebbe un contentino, ma le polemiche non cesserebbero. Meglio perfezionare la tecnologia e l’uso. Ci vogliono regole più omogenee a livello internazionale, più esattezza sull’applicazione. A Coverciano stiamo istituendo il controllo centralizzato e un’attività di formazione per arbitri e dirigenti. Non ha senso il Var a chiamata, quando tutte le immagini dubbie ricevono una verifica corretta e trasparente»

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