Il Roma - Insigne a digiuno di goal: contro il Frosinone è pronto per tornare ad esultare

07.12.2018
01:00
Redazione

Aveva abituato bene tutti Lorenzo Insigne. A partire dalla prima partita di campionato in casa della Lazio, il campione di Frattamaggiore aveva iniziato a segnare

Aveva abituato bene tutti Lorenzo Insigne. A partire dalla prima partita di campionato in casa della Lazio, il campione di Frattamaggiore aveva iniziato a segnare senza avere troppe pause. Decise l’incontro dell’Olimpico, rifilò il diagonale decisivo alla Fiorentina e soprattutto firmò il successo interno in Champions con il Liverpool. Senza dimenticare la perla in casa del Psg. Contro i parigini siglò anche il rigore necessario per non perdere contro Buffon. E proprio il 6 novembre scorso al San Paolo in Europa c’è stata l’ultima griffe. Da quel momento in poi, causa anche la sosta, è passato un mese che è a digiuno. Prima della Champions aveva aperto le marcature con l’Empoli il 2 di novembre.

L’ASTINENZA. Non gli si può dire nulla a uno che non fa di mestiere il bomber che per quattro partite non ha segnato. Anche in virtù del fatto che nel suo tabellino personale ha sette reti in campionato e tre in Europa. Il Magnifico, però, ci aveva preso gusto ad esultare. Di sicuro non soffre questa carenza ma vorrebbe tornare a segnare come una volta. È rimasto a secco dalla trasferta di Marassi a Genoa dove il Napoli vinse in rimonta grazie a Fabian e un’autorete. Col Chievo è finita 0-0 mentre a Bergamo ci ha pensato sempre Fabian e nel finale Milik. Niente da fare anche in Champions con la Stella Rossa. Dove ha festeggiato due volte Mertens e una volta capitan Hamsik.

IL FROSINONE NEL MIRINO. Sabato pomeriggio l’occasione per sbloccarsi c’è eccome. Al San Paolo arrivano i ciociari che sono penultimi in classifica. Ma la posizione in graduatoria non vuole dire nulla visto cosa è successo due domeniche fa sempre a Fuorigrotta con il Chievo Verona. Non sarà certo un allenamento e quindi servirà un grande Napoli per dare continuità al successo prezioso a Bergamo con l’Atalanta. Ancelotti ne approfitterà per fare qualche cambio in più rispetto alle ultime due sfide ma Insigne dovrebbe rispondere nuovamente presente. Come ha fatto per quasi tutte le sfide. Solo con il Sassuolo partì dalla panchina ma poi entrò e chiuse il risultato. Scalpita, quindi, Lorenzinho. Anche in virtù del fatto che poi dovrà assolutamente essere decisivo in casa del Liverpool l’11 di dicembre. L’appuntamento con la qualificazione agli ottavi di finale è ad Anfield. Dove il pareggio consente il pass per il prossimo turno. Ma anche perdendo 2-1 si festeggerebbe lo stesso. I Reds, comunque, se lo ricordano bene ad Insigne visto come è andata a finire nella gara d’andata al San Paolo. Quando sembrava che fosse fatta per un pareggio, il Magnifico riuscì in scivolata su lancio di Callejon a punire Alisson. Fu un tripudio che diede il via alle speranze di qualificazione visto e considerato che il pari di Belgrado aveva depresso tutto l’ambiente. Non Ancelotti e neanche Insigne però. Che hanno fatto la differenza ognuno per le rispettive competenze. Il Magnifico, comunque, non ha mai abbassato il rendimento. Lunedì sera a Bergamo si è inventato l’assist vincente per Fabian dopo un solo minuto dall’inizio della partita. E per poco non siglava un grande gol dalla distanza su una uscita di Berisha dove si è fatto anche male. Lorenzinho c’è ma ha intenzione di aumentare il suo bagaglio realizzativo. È già in doppia cifra ma l’obiettivo è quello di arrivare a quota venti e superarla pure. Le possibilità le ha. Quindi testa al Frosinone. E poi si concentrerà sulla Champions. 

Fonte : di Salvatore Caiazza per Il Roma
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