Pelillo... nell'uovo - Mertens vero nueve e Sarri si gode la scommessa più lontana...

19.12.2016
14:00
Redazione

Il Napoli conferma il momento straordinario. Ancora un pokerissimo, il secondo consecutivo, che porta la squadra al secondo posto. Nel pirotecnico 5 a 3 al Toro matato brilla la stella Dries Mertens. Quattro gol, che in casa azzurra e in serie A non si vedevano dal 1977 da parte dello stesso calciatore in soli 90'. L'ultimo fu Beppe Savoldi in campionato, mentre il "Matador" Cavani era riuscito nell'impresa in Europa League. Un Mertens da record con ben sette reti in due gare. Il belga si sta calando sempre di più nel ruolo inedito di centravanti. Il quarto squillo è una vera perla per il fine palato del pubblico del San Paolo. Una nuova vittoria per Sarri, a lungo criticato per la scelta del belga, preferito spesso a Manolo Gabbiadini. Il tecnico aveva visto giusto sul numero 14 già nel ritiro in Val di Sole. Mertens si è calato nel ruolo e si candida per il futuro. Il furetto belga deve vincere la discontinuità e crederci perché le carriere degli sportivi vivono di momenti e quelli positivi vanno cavalcati con energia e convinzione. È tornato il Napoli spettacolare e vincente dello scorso anno. I granata di Mihajlovic, in lizza davanti a Sarri per il dopo Benitez, tramortiti. Tre gol in poco più di venti minuti e San Paolo in estasi. Sinisa scelse, poi, il Milan mentre il patron rossonero, subito affascinato dal calcio "sarriano", si fece condizionare dai modi di fare di Maurizio troppo vicini all'altra sponda politica. La sorte ha fatto invertire le premesse di quella estate e oggi il risultato dice Sarri e dice Napoli. Quella tuta che a tanti non piace l'ha portato all'ombra del Vesuvio con i suoi modi semplici, schietti e veri non lontani dalla napoletanità. Vedremo...

Fonte : di Marcello Pelillo
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