Matuzalem: "Novellino è stato un padre per me, mi veniva a prendere a casa: eravamo in B, ma chiesi al direttore quando avremmo giocato contro la Juve"

08.12.2016
13:40
Redazione

Francelino Matuzalem, ex centrocampista del Napoli, ha rilasciato un'intervista a Gianlucadimarzio.com: "Il Parma mi girò subito al Napoli".

Bellinzona prima tappa europea? "Macchè, non ci sono mai andato. Nel mio curriculum c'è, ma in realtà non ci ho mai messo piede. Non so se si può dire però..."

Tutto vero al San Paolo: "Ti dico la verità, all'inizio non è stato facile. Volevo andarmene, chiamai mia madre e le dissi che sarei tornato in Brasile. Ma lei si oppose, disse che avrei dovuto pensare al mio sogno e rimanere lì. Ad oggi è una delle persone che ringrazio di più, è stata fondamentale nella mia vita".

Come Walter Novellino: "E' stato un padre per me, davvero, uno dei pochi a capirmi. A Napoli veniva a prendermi a casa perché mi dimenticavo degli allenamenti, non avevo ancora capito com'era la vita in Italia. Ero abituato al Brasile. Ti dico questa..."

Vai: "Eravamo in pullman prima di andare allo stadio, io cantavo e ballavo sempre. Tutti mi dicevano di stare in silenzio, ma io non capivo, ero abituato alla samba".

Altre chicche: "A Napoli mi vogliono ancora bene, ho bellissimi ricordi. Quando arrivai non avevo idea di dove fossi, andai dal direttore sportivo e gli chiesi quando avremmo giocato contro il Milan, la Juventus, l'Inter. Solo che...eravamo in Serie B!"

Questione di tempo. Primo anno, subito in A: "C'era Zeman, un allenatore bravo ma molto esigente. Per lavorare con lui devi essere fisicamente al top".

E Novellino? "L'ho ritrovato a Piacenza l'anno successivo, lo ringrazierò sempre per quello che ha fatto per me".

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