
'Tutti odiano il Napoli': ecco una carrellata di tutte le uscite 'antipatiche' contro gli azzurri
Ci ha pensato Antonio Conte, allenatore della Juventus, a chiudere definitivamente la pseudo-polemica scoppiata dopo le dichiarazioni di Marchisio, relative alla sua “antipatia sportiva” nei confronti del Napoli. Il tecnico bianconero ha sottolineato come il club di De Laurentiis sia divenuto ormai una grande squadra, rivale come Inter e Milan, dunque giustamente compagine vincente che non attira la simpatia delle avversarie. Una spiegazione logica che Antonio Conte ha voluto esprimere per chiudere una discussione dalle fondamenta fragili. Il Napoli è una grande squadra, un team vincente con grandi giocatori ed un eccellente allenatore. Il Napoli fa paura alla concorrenza proprio come Juventus, Milan e Inter ed è antipatico a chi non ama i i azzurri. Si chiude così un caso forse mai nato, un indiretto complimento che, però, ha portato alla mentre altre situazioni che avevano visto avversari del Napoli regalare parole al vetriolo, volontarie e non malinterpretate, al club partenopeo o alla sua tifoseria. Un altro storico juventino, il portiere Stefano Tacconi, poco prima della fine del campionato nella stagione in cui Maradona e compagni vinsero il primo scudetto, ci tenne a sottolineare come il Napoli avrebbe dovuto festeggiare enormemente quel successo del 1987, perché una gioia come quella si sarebbe potuta riprovare a Napoli soltanto almeno cinquantanni più tardi (sottolineando la differenza con le altre grandi che festeggiavano più spesso vittorie). Due campionati dopo, il portiere della Juventus ed eterno secondo di Walter Zenga in Nazionale si sarebbe dovuto ricredere, a fronte del bis concesso dal Napoli di Diego nel 1989. Storie di calcio, quest’ultima narrata di un calcio lontano. Più moderne, invece, sono quelle che raccontano delle parole di Riccardo Montolivo, attuale mediano del Milan, che quando vestiva di viola Fiorentina non ci pensò due volte a condannare tutta la tifoseria partenopea che, nella prima gara di campionato 2008/09 in trasferta a nella Roma giallorossa, fu protagonista di scontri causati da pochi incivili che macchiarono il nome di un’intera torcida: «Si sono comportati in maniera indecente. È una vergogna per tutti, non solo per i napoletani. Sarebbe giusto che Napoli-Fiorentina (gara successiva a quella, ndr) si giocasse a porte chiuse». Quella gara contro i viola vide solo le due curve vuote, squalificate, ed il resto del San Paolo fischiare in maniera sontuosa Montolivo, calciatore che più avanti nel tempo ha poi dichiarato di non avere nulla di personale contro il Napoli. Una situazione creatasi anche con Daniele De Rossi, capitan futuro di una Roma spesso fischiato dal San Paolo, nemico sportivo sincero e leale